TERAMO – Corsi e ricorsi storici. In una notte sembra essere tornati indietro di tre anni. Ieri sul tavolo c’era il destino del Teramo calcio di Malavolta, oggi quello del Teramo Basket di Antonetti. Sull’altro fronte lo stesso interlocutore, ieri uno tra i tanti, oggi (forse) l’unico: l’imprenditore Alessandro Laganà. Stando a fonti ben informate, la trattativa è saltata. Laganà sarebbe intenzionato a defilarsi, non essendo sulla stessa linea della controparte per quanto riguarda alcuni assetti futuri. Speriamo trattarsi dell’ennesimo colpo di scena di questa "querelle" sportivo-finanziaria, dell’ennesima ‘bizza’ dell’imprenditore romano: altrimenti, il futuro della società di via De Albentiis appare segnato, con all’orizzonte, questa sera, la scadenza del termine per il versamento della somma di mezzo milione di euro per il pagamento della wild card per evitare la retrocessione in LegaDue. Le parti si erano incontrate ieri sera, nella tarda serata, al rientro da Roma dell’imprenditore: fumata nera, al termine di alcune ore di discussione. Altro incontro, questa mattina alle 8 e altra fumata nera: Laganà non se la sentirebbe più di rilevare la società. Le stesse fonti riferiscono di discussioni sulle somme: serve denaro fresco ma di denaro fresco, tra intenzione o disponibilità, non ce ne sarebbe.
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